(Gran) parte dell'estenuante mole di tempo libero degli ultimi mesi è stata dedicata al make-up.
Una delle cose che ho (ri)scoperto è stato il piacere di curiosare, in mezzo a review e nuove uscite, tra le abitudini on-the-go della make-up guru di turno. In particolare, il loro trucco "semplice, ma efficace", "giornaliero" e soprattutto veloce, quello insomma consolidato, che le impegna poco, ma che allo stesso tempo le fa sentire curate e a proprio agio.
Attirata dalla prospettiva di scovare qualche nuovo trucchetto e di migliorare ciò che è migliorabile nella mia routine, a un certo punto la mia attenzione si è spostata su quello che io, a differenza loro, non solo non faccio, ma fatico anche ad immaginare di fare quotidianamente (talvolta anche eccezionalmente).
Non che non mi fosse chiaro che esistono persone che si truccano di più, di meno o che giustamente fanno quello che gli pare, è che per la prima volta ho riflettuto su quelli che, per me, sono dei veri e propri tabù in fatto di make-up.